Il Lavoro di Corriere in Italia: Diritti, Contratti e Fasce Salariali

Con l'explosione dell'e-commerce e della food delivery, la figura del corriere è diventata essenziale per l'economia italiana.

Questo lavoro, però, si nasconde dietro una realtà complessa, regolata da contratti collettivi nazionali e da normative specifiche. Conoscere i propri diritti e i doveri è fondamentale, sia per chi lavora nel settore sia per chi intende iniziarvi. Questo articolo fornisce una guida chiara sul lavoro di consegna in Italia, aggiornata alle ultime novità legislative.

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1. Tipologie di Lavoro nel Settore delle Consegne
Non esiste un'unica figura giuridica. La distinzione principale è fondamentale e determina diritti e salario:

  • Dipendente: Assunto con un contratto subordinato da un'azienda di logistica (come Bartolini, DHL, GLS) o da una piattaforma di food delivery che ha scelto questo modello. Questo status garantisce le tutele più ampie.
  • Collaboratore Coordinato e Continuativo (Co.Co.Co.): Una figura storica, oggi meno comune ma ancora esistente, che offre alcune tutele intermedie tra dipendente e autonomo.
  • Lavoratore Autonomo / Partita IVA: Gestisce la propria attività in piena autonomia, ma sopporta tutti i costi e i rischi. Spesso associato a corrieri che lavorano per conto di più aziende.
  • Rider per Piattaforme Digitali (ex "Lavoro Agile"): La legge più recente (il Decreto Legge n. 101/201, noto come "Decreto Lavoro") ha stabilito che i rider delle piattaforme digitali (come Deliveroo, Just Eat) sono presumibilmente dipendenti. Spetta alla piattaforma dimostrare il contrario. Questo ha introdotto per loro il minimo retributivo orario e maggiori tutele.

2. I Contratti Collettivi Nazionali di Riferimento (CCNL)
Per i dipendenti, il salario e le condizioni di lavoro sono definiti dal CCNL di riferimento. I principali sono:

  • CCNL Logistica e Trasporto Merci: Per i corrieri impiegati nelle grandi aziende di logistica.
  • CCNL per i Lavoratori del Terziario del Commercio e dei Servizi (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil): Applicato ad alcune realtà della grande distribuzione e dei servizi.
  • Contratti Collettivi per le Piattaforme Digitali: A seguito della nuova legge, sono in fase di negoziazione o sono stati recentemente siglati per stabilire le regole per i rider.

3. Fasce Salariali: Quanto Guadagna un Corriere?
Lo stipendio varia notevolmente in base all'inquadramento, all'anzianità e agli accordi collettivi. Le cifre indicate sono lordie e comprendono spesso una parte variabile.

A. Corriere Dipendente (CCNL Logistica)

  • Livello di ingresso (es. Addetto allo smistamento/consegna):Paga Base: ~ € 1.300 - € 1.500 lordi al mese per 13 mensilità.Retribuzione Totale: Con indennità, straordinari e produttività, lo stipendio lordo mensile può arrivare a € 1.600 - € 1.900.
  • Corriere con esperienza / Autista addetto a mezzi pesanti:Retribuzione Totale: Può superare i € 2.000 - € 2.200 lordi al mese.

B. Rider delle Piattaforme di Food Delivery
Grazie al nuovo quadro normativo, la retribuzione è calcolata principalmente a ore di connessione in area, non solo a consegna.

  • Retribuzione Oraria (Minimo Garantito): Il "Decreto Lavoro" ha stabilito un minimo di € 8-9 lordi all'ora per il tempo di connessione nella zona di lavoro. Questo valore è soggetto a contrattazione collettiva e potrebbe aumentare.
  • Retribuzione a Consegna: A questa si aggiunge un compenso per ogni consegna effettuata (es. € 2,50 - € 4,00 a consegna).
  • Guadagno Totale Stimato: Un rider a tempo pieno può avere un guadagno lordo mensile che oscilla tra € 1.200 e € 1.700, molto variabile in base alla città, agli orari di lavoro e all'affluenza di ordini.

C. Lavoratore Autonomo (Partita IVA)
Il guadagno è estremamente variabile. Deve coprire da solo tutti i costi (mezzo, carburante, assicurazione, tasse). Un guadagno netto mensile può variare da € 1.500 a oltre € 2.500, ma richiede una gestione imprenditoriale attenta.

4. Diritti e Tutele Fondamentali

  • Dipendenti: Hanno diritto a ferie retribuite (almeno 4 settimane), permessi, TFR, tredicesima, malattia, contributi previdenziali INPS e indennità di disoccupazione.
  • Rider (nuova normativa): Hanno diritto al minimo orario, alla copertura assicurativa INAIL per gli infortuni, alla formazione sulla sicurezza, e a non essere discriminati negli orari di lavoro. La piattaforma deve comunicare in anticipo le condizioni della prestazione.
  • Autonomi: Non hanno le stesse tutele sociali e devono provvedere autonomamente a pensione e assicurazioni.

5. Obblighi e Sicurezza
Indipendentemente dall'inquadramento, tutti i corrieri devono:

  • Possedere la patente di guida idonea al mezzo utilizzato.
  • Rispettare il codice della stradale.
  • Essere coperti da assicurazione RC Auto (e una polizza per le merci trasportate, se autonomi).
  • Seguire la formazione sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008), soprattutto per la movimentazione dei carichi.

Conclusione
Il mondo delle consegne in Italia è in forte evoluzione, con una spinta legislativa verso una maggiore tutela dei lavoratori, specialmente dei rider. La forbice retributiva è ampia e dipende strettamente dal tipo di contratto. Per un corriere, essere informati sul proprio inquadramento e sul CCNL di riferimento non è un optional, ma lo strumento principale per garantire che il proprio lavoro sia non solo fonte di guadagno, ma anche svolto in condizioni di equità, sicurezza e dignità.